L’accostamento “bellezza-Bologna” è quanto di più naturale possa avvenire quando la mente vola alla città felsinea, come ben sanno tutti coloro che la vivono quotidianamente oppure si sono concessi una vacanza, piccola o lunga che sia, nel capoluogo romagnolo. Un binomio, quello poc’anzi citato, che riguarda la città a 360°: dal fascino smisurato degli abitanti del luogo a quello degli uomini ed escort bologna più seducenti, passando per le infinite beltà artistiche presenti nel territorio cittadino.
Bologna, però, è famosa per essere un punto nevralgico culturale del nostro paese, probabilmente il più effervescente, ricco di eventi e luogo che ha dato i natali a diverse personalità di spicco in ambito culturale nel nostro paese. La cultura, come noto, riguarda trasversalmente un vasto numero di ambiti. A Bologna, tuttavia, un settore, più d’altri, ha regalato artisti di prima grandezza in ambito nazionale: quello musicale.
Lucio Dalla: Bologna nel cuore
Il primo nome che viene in mente, per quanto ovvio, è quello dell’immenso Lucio Dalla, un artista che ha regalato autentiche perle alla musica italiana, accompagnando la quotidianità dei bolognesi, e degli italiani in senso più ampio, per mezzo secolo. Il grande successo arrivò negli anni ‘70, ma la consacrazione avvenne negli anni ‘80: Caruso, infatti, gli diede popolarità a livello internazionale.
Lucio Dalla divenne una star in svariati luoghi del mondo, in particolar modo in Sud America, facendo registrare numerosi “sold out” ai propri concerti anche in nazioni geograficamente lontane da quella natia. Un successo che non conobbe sosta anche negli anni ‘90, quando la sua “Attenti al lupo” guadagnò svariati riconoscimenti e divenne una delle canzoni più orecchiabili nella storia della musica pop italiana.
La sua improvvisa dipartita a poco giorni dal compimento dei 69 anni d’età, lasciò letteralmente di stucco i milioni di fans sparsi in tutto il mondo, che vedevano in Lucio non solo un semplice cantautore, ma un poeta che ha accompagnato fasi felici o più introspettive della loro vita con le note ed i testi delle sue canzoni
Gianni Morandi, l’eterno ragazzo della musica italiana
Un altro grande cantautore bolognese, amico fraterno di Lucio Dalla col quale condivideva la passione sfrenata per la squadra di calcio locale, è Gianni Morandi, ancora sulla breccia dell’onda a distanza di oltre 60 anni dal debutto sulle scene. Il cantautore nativo di Monghidoro, piccolo comune dell’area metropolitana di Bologna, sta raggiungendo la fatidica soglia degli 80 anni in uno stato di forma smagliante.
Dopo un decennio, quello degli anni ‘60, che gli ha regalato grande popolarità in tutto il nostro paese, Morandi ha vissuto un periodo, artisticamente parlando, un po’ avaro di soddisfazioni a cavallo tra gli anni ‘70 e anni ‘80, prima di rilanciarsi verso le fine del decennio della “spensieratezza”.
La vittoria a Sanremo nel 1987, in un inedito trio completato da Umberto Tozzi e Enrico Ruggeri, lo rilanciò nuovamente nel gotha della musica pop italiana. L’anno successivo, grazie alla collaborazione con l’amico Lucio Dalla, diede vita ad un album e ad un tour che riscosse enorme successo in tutta la nazione, ricordato ancora oggi da chi prese parte a quegli eventi dal vivo.
Luca Carboni, scoperto da Currieri e Dalla
Un altro storico nome legato a Bologna e alla storia della musica italiana è quello di Luca Carboni, che ha legato alcuni dei pezzi di maggior successo del proprio repertorio alla sua amata città. Esploso negli anni ‘80, scoperto da Gaetano Curreri prima di intraprendere una solida collaborazione con Ron e Lucio Dalla, Carboni è da 40 anni sulle scene con risultati piuttosto egregi.
Certo, sono lontani i tempi in cui, nei primi anni ‘90, conobbe l’enorme successo popolare grazie all’album “Carboni”, da cui sfornò la famosa hit “Ci vuole un fisico bestiale” che divenne il tormentone estivo del 1992, oltre ad altri brani come “Mare mare” entrati di diritto nella storia della musica italiana.